Concerto di chitarra di Eugenio della Chiara.
Nel corso dei secoli i destini di Spagna e Italia si sono incrociati per ragioni dinastiche, commerciali e culturali: scopo di questo programma è far emergere alcune delle affinità esistenti tra questi due grandi paesi mediterranei, accostando i lavori di autori italiani e spagnoli che si sono confrontati con le medesime forme musicali.
Dalle Sonate in un movimento “inventate” a Madrid da Scarlatti e portate sulla chitarra da Miguel García (il misterioso Padre Basilio che ispirò a Boccherini il celebre fandango) a quelle, più ampie, di Paganini e Moreno Torroba, dagli “omaggi musicali” di Galante e de Falla alle danze di Cassadó e Castelnuovo-Tedesco, gli incontri musicali di questo programma “allo specchio” mettono in luce consonanze di volta in volta evidenti, sorprendenti, inattese.
PROGRAMMA:
Domenico Scarlatti (Napoli, 1685 – Madrid, 1757)
Sonata in La maggiore K. 208 [5’]
Miguel García (Madrid, 1760 – Madrid, 1800)
Sonata de Elami [5’]
Niccolò Paganini (Genova, 1782 – Nizza, 1840)
Grande Sonata in La maggiore M.S. 3 [15’]
I. Allegro risoluto – II. Romance – III. Andantino variato
Manuel de Falla (Cadice, 1876 – Alta Gracia, 1946)
Homenaje pour le Tombeau de Debussy [3’]
Carlo Galante (Trento, 1959)
Cammeo di Joseph Haydn in forma di minuetto [4’]
Federico Moreno Torroba (Madrid, 1891 – Madrid, 1982)
Sonatina in La maggiore [12’]
I. Allegretto – II. Andante – III. Allegro
Gaspar Cassadó (Barcellona, 1897 – Madrid, 1966)
Preámbulo y Sardana [7’]
Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 1895 – Beverly Hills, 1968)
Tarantella op. 87a [4’]
EUGENIO DELLA CHIARA / CHITARRA
Nato a Pesaro, si diploma all’età di diciannove anni con il massimo dei voti e la lode nel conservatorio della sua città sotto la guida di Giuseppe Ficara. Tra i suoi maestri vi sono Andrea Dieci e Oscar Ghiglia, con cui si perfeziona all’Accademia Chigiana di Siena.
Completa la sua formazione umanistica presso l’Università Cattolica di Milano, laureandosi prima in Lettere Classiche e in seguito in Filologia Moderna. Tra i premi ricevuti si segnalano le due borse di studio della Fondazione Rossini ottenute nel 2008 e nel 2010.
La sua attività concertistica lo ha portato a suonare in Giappone, Austria, Germania, Ungheria, Turchia, Spagna, Norvegia e Irlanda; in Italia ha tenuto recital solistici per alcune tra le maggiori istituzioni musicali del Paese, tra cui la Società del Quartetto di Milano, la Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli, il Festival di Martina Franca e della Valle d’Itria, il Rossini Opera Festival di Pesaro e l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano.
Ha registrato tre album per DECCA: “Schubert – A portrait on guitar”, interamente registrato con strumenti costruiti a Vienna tra 1815 e 1840, “Guitarra Clásica”, antologia di rare trascrizioni chitarristiche da Haydn, Mozart e Beethoven, e “Paganini Live”, registrato dal vivo con Piercarlo Sacco. In precedenza – tra il 2012 e il 2016 – ha inciso per Discantica e per Phoenix Classics.
Appassionato camerista, suona in duo con il violinista Piercarlo Sacco, con il chitarrista Andrea Dieci e con il pianista Alberto Chines. Il suo interesse per la vocalità e per il teatro musicale lo porta a frequenti collaborazioni con cantanti lirici: su tutti il mezzosoprano Teresa Iervolino e i tenori Juan Francisco Gatell e Mert Süngü. Insieme ad Alessio Boni ha portato in scena “Tutto il resto è silenzio”, lettura dell’Amleto di Shakespeare accompagnata da musiche inglesi del Seicento.
Collabora con compositori appartenenti a diverse generazioni – come Carlo Galante, Orazio Sciortino, Davide Anzaghi e Paolo Ugoletti – che gli hanno dedicato più di venti nuovi lavori. Dal 2015 è direttore artistico di “MUN”, la stagione di musica da camera dell’estate pesarese. È titolare di cattedra al Conservatorio di Trieste e docente a contratto presso quello di Bergamo.