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La strada invisibile

Con Luciano Biondini e Rita Marcotulli.

Il duetto: una delle modalità più minimaliste (essenziali) di fare musica insieme ma allostesso tempo una delle più entusiasmanti (coinvolgenti), due persone che si affidano
l’uno all’altro in un affascinante dialogo che incanta per la sua armonia e semplicità.
E’ il potere della melodia l’alchimia che unisce il connubbio tra Rita Marcotulli e
Luciano Biondini “La Strada Invisibile” è il loro punto d’incontro lungo il percorso di
ricerca dell’attimo di magia che solo la loro musica può compiere e portare a termine.
L’origine della loro empatia sta nel loro vissuto musicale, due carriere che sono nate
in giovane età, cresciute nella musica classica ed entrambe radicate nel profondo
attaccamento alla tradizione musicale delle loro patria, l’Italia.
Rita Marcotulli ha conquistato la sua fama internazionale in brevissimo tempo. Insieme
alle sue collaborazioni con i grandi del jazz come Chet Baker, Dewey Redman,
Pat Metheny, Joe Lovano, Paul Bley, Palle Danielsson, Michel Portal, Enrico Rava
e Nguyên Lê. Vanta inoltre quelle con famosi musicisti italiani come Pino Daniele e
Gianmaria Testa.
Il suo partner musicale Luciano Biondini con il quale ha collaborato in quartetto per
qualche anno è uno dei migliori fisarmonicisti sulla scena musicale. Rabih Abou-Khalil,
Michel Godard, Enrico Rava e più recentemente il giovane violinista polacco Adam
Bałdych, apprezzano il suo stile impregnato di drammaticità e passione senza cadere
in virtuosismi tecnici. Proprio come la Marcotulli, che fonda il suo amore per il jazz
nella tradizione della melodia.
Il jazz, la musica classica e la canzone italiana che fluiscono in un’unico scorrere di
note ne “La Strada Invisibile”. Momenti incantevoli che si rivelano tutto di un tratto nei semplici movimenti di assoluta liricità musicale. Una sintonia che fonde melanconia,
tenerezza, brio e carattere. Può sembrare scontato parlare di sensibilità, passione e
allo stesso tempo leggerezza per definire una vena tipica della musica italiana, ma se
c’è un briciolo di verità nei luoghi comuni “La Strada Invisibile” ne è la prova. “La strada invisibile” is based on an Indian melody “Yagapriya” by R.A. Ramamani.

  • Organizzato da: \N
  • In collaborazione con: \N