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Aproaches to Ancient Etruria

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Un gruppo di archeologi presenta un nuovo contributo all’esplorazione dell’Etruria nell’Italia centrale con il libro: Approaches to Ancient Etruria edito da Annette Rathje e Mette Moltesen. Oltre ad Annette Rathje, ci saranno contributi di Liv Carøe e Sofie Ahlèn, Nora Petersen e Bjarne Purup, tutti coautori.

Approaches to Ancient Etruria copre una vasta gamma di argomenti che trattano l’eredità degli Etruschi, sia materiali che immateriali. Studi della realtà osservabile forniscono nuove intuizioni sulle identità sociali e culturali, e le domande poste in senso più ampio portano a nuove interpretazioni e ipotesi.

In quindici articoli, ricercatori provenienti da Italia, Germania, Svezia, Norvegia e Danimarca presentano nuove ricerche su una vasta gamma di argomenti etruschi. I contributi contengono, tra l’altro, un’indagine insediativa e uno studio dettagliato degli elenchi di profili architettonici e, sulla base di testimonianze epigrafiche, forniscono insieme una panoramica delle pratiche religiose, dei costumi e dell’arte funeraria, della ritrattistica e delle relazioni sociali.

Diversi articoli trattano le tombe e l’arte tombale – uno presenta una rilettura delle scene dell’oinochoe di Tragliatella, un altro esamina il ‘sarcofago del magistrato’ della Tomba dei Sarcofagi di Cerveteri – mentre altri invitano il lettore a sperimentare immagini naturali o a immaginare musiche etrusche. Due contributi trattano di reperti della Collezione Etrusca che Bertel Thorvaldsen creò durante il suo lungo soggiorno romano 1797-1838. L’introduzione contiene una panoramica pratica degli studi etruschi e delle collezioni etrusche in Danimarca.

Mette Moltesen ha un MA in Archeologia Classica presso l’Università di Copenaghen (1973) e dal 1978 al 2012 è stata ispettore museale presso le collezioni greche, romane ed etrusche presso la Ny Carlsberg Glyptotek. La sua principale area di interesse sono le sculture antiche, in particolare la storia delle collezioni e il commercio di sculture europee nel XVIII e XIX secolo, ma anche il materiale e la tecnica delle singole sculture. Lei ha pubblicato, tra l’altro, l’edizione Catalogue of Copies of Etruscan Tomb Paintings in the Ny Carlsberg Glyptotek (1991) insieme a Cornelia Weber-Lehmann. Dopo il suo ritiro, ha studiato in particolare la Villa Imperiale al Lago di Nemi.

Annette Rathje ha un MA ed è docente emerito di archeologia classica presso il Saxo Institute, Università di Copenhagen. È membro internazionale dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici e ha, tra l’altro, insegnato archeologia etrusca. Un punto focale della sua ricerca è stata l’interazione, le reti e la connessione nell’area mediterranea nell’VIII-VI secolo a.C Ha svolto ricerche sul campo in Etruria e Latium Vetus ed è in corso di pubblicazione degli strati abitativi prerepubblicani del Sepulcretum nel Foro Romano. La sua ricerca attualmente si concentra sulle immagini e le narrazioni visive dei primi Etruschi da un punto di vista archeologico.

A fine evento l’Istituto offre un calice di vino italiano al pubblico.

L’entrata è gratuita.