Concerto-spettacolo “Le fessure dell’anima” del pianista Paolo Dirani, con musiche da Bach e Gerschwin passando per i Genesis.
Les fêlures de l’âme / Le fessure dell’anima
Sequenza I
Sequenza II
Sequenza III
Sequenza IV
Sequenza V
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LES FÊLURES DE L’ÂME
Paolo Dirani, pianoforte e voce narrante
Roberto Passuti, luci e mixer video
“Nel nostro intimo vi sono zone profonde, quasi inesplorate, che se raggiunte e attraversate da qualcosa di magico risvegliano e portano in superficie l’incontenibile sensazione della pura gioia di esistere. Quando capita, sono momenti brevi, di pochi secondi: io li chiamo le fessure dell’anima”. Con queste parole Paolo Dirani ci porta al cuore del suo nuovo lavoro teatrale di cui firma regia, testi e immagini, oltre a vestire sulla scena il duplice ruolo di pianista e narratore. Lo spettacolo intreccia in maniera inedita trenta piccoli brani e frammenti musicali – da Bach a Gershwin passando per i Genesis – suonati dal vivo e accompagnati dallo scorrere simultaneo di altrettanti quadri animati proiettati su grande schermo. Sguardi unici e fissi, dentro i quali ogni cosa vive e si muove pur essendo ferma, come una nuvola che passa o un fiore accarezzato dal vento e dove il semplice pulsare e agire delle cose si fonde intimamente con il battito dell’incedere musicale. Un insolito mosaico video-sonoro, arricchito da brevi storie narrate quasi a braccio, ricordi di momenti realmente vissuti che donano un respiro leggero alla magica fusione tra suono e immagine. Le musiche per piano solo di les fêlures de l’âme sono contenute integralmente nell’omonimo cd pubblicato da Mobydick.
Paolo Dirani si è spinto al di là del consueto ruolo di puro esecutore, per esplorare forme espressive diverse, contaminandole tra loro, alla ricerca di un’esperienza non solo musicale. E’ autore e ideatore di spettacoli come Domani è un’altra fiaba, fresco di debutto per il Lugo Opera Festival 2014, Suoni da favola (su libro/cd Pendragon), Requiem, partitura per voci spezzate, Dans la boîte de Claude e Dante inside Bach. Si diploma al Conservatorio ‘G. B. Martini’ di Bologna con Lidia Proietti, proseguendo gli studi a Milano con Ilonka Deckers e perfezionandosi con Alessandro Specchi, Boris Bekhterev, Alfons Kontarsky. Dal 1984 al 1986 collabora ai corsi di flauto tenuti da Severino Gazzelloni all’Accademia Chigiana di Siena. Nel 1987 vince il Concorso Internazionale di Stresa nella sezione ‘Duo Flauto e Pianoforte’. Di rilievo le collaborazioni con il chitarrista venezuelano Alirio Diaz e il Quartetto Fonè. È fondatore del Duo Clavier (pianoforte a 4 mani) con il quale incide in esclusiva per fonè le opere integrali di Beethoven e Schumann, oltre a quelle di Rossini, Busoni, Martucci, Respighi, Casella, Liviabella e Malipiero. Nel 2008 e 2010 è membro di giuria del Concorso Pianistico Internazionale Lalla Meryem di Rabat.
A fine concerto l’Istituto offre un calice di vino italiano.
L’entrata è gratuita e non è necessaria l’iscrizione.