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Concerto di Pasqua

Enrico Maria Polimanti, pianoforte

 

“Le sette ultime parole di Cristo“ di Joseph Haydn è composto nel 1786 per le celebrazioni del Venerdì Santo.

 

Programma: 

F. J. Haydn, Variazioni in fa minore Hob:XVII:6

F. J. Haydn, “Le ultime sette parole di Cristo”, versione pianistica Hob. XX/3

Introduzione, Adagio Maestoso

Sonata I, Largo [Pater, dimitte illism quia nesciunt, quid faciunt]

Sonata II, Grave e Cantabile [Hodie mecum eris in Paradiso]

Sonata III, Grave [Mulier, ecce filius tuus]

Sonata IV, Largo [Deus meus, Deus meus, utquid dereliquisti me?]

Sonata V, Adagio [Sitio]

Sonata VI, Lento [Consummatum est]

Sonata VII, Largo [In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum]

Il terremoto, Presto

 

 

Enrico Maria Polimanti si muove con sicurezza all’interno di un repertorio che si estende da Lodovico Giustini a Caroline Shaw. “La bellezza timbrica e la capacità comunicativa delle sue esecuzioni” (Jeremy Siepmann) nascono da un approccio sentito, colto e olistico all’arte del suonare. Nelle sue interpretazioni l’aspetto istintivo e quello intellettuale si fondono in modo naturale, con l’intento di aderire al pensiero del compositore.

Si è esibito come solista e in formazioni da camera nelle più importanti città europee e negli Stati Uniti. Ha collaborato con Adrian McDonnell, James Lockhart, Massimo Pradella, Flavio Emilio Scogna, Trio Ludwig, Monesis Ensemble, Francesco Dillon, Andrea Noferini, Giulio Plotino, Marco Serino, Luciano Giuliani, Claudio Cavalletti, Fausto Anzelmo, Mark Kroll, Costantino Mastroprimiano, Marcello Nardis, Lydia Easley, Anna Clementi, Ermanno Veglianti, Angelo Colone, Consorzio Liberi Musicisti, Sandro Cappelletto.

Ha inciso per le case discografiche Naxos, Brilliant Classics, Tactus e Da Vinci, ricevendo consensi da parte della critica internazionale (American Record Guide, Fanfare, Classics Today, Fono Forum, Klavier.de, Pianist Magazine, Record Geijutsu, Musica). Sue esecuzioni sono state inoltre registrate e trasmesse in Italia (Radio Tre, Radio Vaticana, Radio Classica, Radio Cemat), Francia, Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Svizzera, Germania, Nuova Zelanda, Portogallo, Romania e Austria. Enrico Maria Polimanti è il primo musicista classico italiano a pubblicare su Exit Live, la nuova piattaforma digitale dedicata esclusivamente a registrazioni dal vivo.

Impegnato nella diffusione della cultura musicale, ha tenuto lezioni presso numerose scuole pubbliche, l’Università “Sapienza” di Roma, l’Università di Macerata, l’Università di Torino, il St. Petersburg College-Florida, la Federazione Italiana di Musicoterapia, il Conservatorio di Santa Cecilia e il Conservatorio Pergolesi di Fermo. Su invito dell’Università di Roma Tre, ha più volte partecipato al ciclo internazionale di conferenze Law and the Humanities con delle lezioni-concerto che vertono sul tema dell’interpretazione musicale e giuridica.

Ha tradotto e curato i libri Beethoven’s Piano Sonatas di Charles Rosen e Robert Schumann di John Daverio e tradotto Chopin vu par ses élèves di Jean-Jacques Eigeldinger, pubblicati in Italia dalla Astrolabio-Ubaldini.

Il suo The Earth has many keys, breve saggio in cui si analizzano lavori di compositori italiani contemporanei basati sulla poesia di Emily Dickinson, nel 2008 è stato selezionato dalla rivista American Literary Scholarship (Duke University Press) tra i contributi stranieri su temi della cultura americana.

Enrico Maria Polimanti si è diplomato presso il Conservatorio di S. Cecilia nella classe di Carla Giudici. Dopo aver vinto la Foundation Scholarship del Royal College of Music ha proseguito gli studi a Londra sotto la guida di Yonty Solomon, il musicista che ha esercitato su di lui l’influenza maggiore. Ha partecipato a corsi di perfezionamento tenuti da András Schiff, Dietrich Fischer-Dieskau, Irwin Gage, Trio di Trieste, Riccardo Brengola, Aquiles Delle Vigne, Andrea Coen, Steven Isserlis, Giuseppe Scotese e Kenneth Gilbert.

Vive a Roma.