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Giornata del Contemporaneo / Mostra di Rosy Rox

In occasione della Giornata del Contemporaneo, manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che vuole promuovere e far emergere la rete del contemporaneo nazionale e internazionale, L’Istituto Italiano di Cultura a Copenaghen è lieto di ospitare un mostra dell’artista italiana Rosy Rox con il titolo Agile fragile.

La mostra apre con un vernissage giovedì 13 ottobre alle 19.00, dove l’Istituto offre un calice di vino e un ricco buffet di specialità italiane.

Entrata gratuita ma richiesta l’iscrizione: https://event.it/iiccopenaghen/ferniseringagilefragile/token/almc

 

La mostra è visitabile fino al 4 novembre 2022.

 

Il 11 ottobre alle 17.00 Rosy Roxy presenta un site specific performance al Ovartaci Museum ad Aarhus con il titolo With open eyes, curato da Adriana Rispoli.

 

Rosy Rox
Agile/Fragile
a cura di Adriana Rispoli

13 Ottobre – 4 Novembre 2022

Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen

quale azione dei mortali.. non è piena di follia, opera di folli in un mondo di folli?” Erasmo da Rotterdam

L’esposizione Agile/Fragile presso l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen si snoda lungo un percorso diacronico che mette in evidenza il processo artistico che, con determinazione, coerenza e consapevolezza, ha accompagnato la ricerca di Rosy Rox (Napoli, 1976) in ambito performativo.

Il titolo della mostra trae spunto dall’ultimo lavoro realizzato da Rosy Rox durante la pandemia che ha attanagliato il pianeta trovando proprio in Italia il primo drammatico esempio europeo. AGILE è la protesta di un’artista che normalmente si nutre del rapporto con il pubblico e che trova, nella solitudine della sua casa, un sarcastico sfogo nel gioco semantico della cassa, unico teatro disponibile in tempo di forzata reclusione, per testimoniare la condizione della donna e dell’artista: FRAGILE.

La mostra comprende fotografie, video e sculture dei progetti performativi realizzati dall’artista negli ultimi dieci anni a partire da Monumento di Passaggio, passando per Frammento Archetipo e Il Dono, fino a comprendere l’ultimissima performance Ad Occhi Aperti (2022) concepita appositamente per gli spazi del Museo Ovartaci di Aarhus, le cui opere sono attualmente parte della mostra Il Latte dei Sogni 59 Biennale di Venezia.

E’ sull’impervio terreno della psiche che si incrociano le storie dell’artista napoletana con quelle di Ovartaci, artista di origini danesi il cui percorso biografico e creativo si è sviluppato interamente all’interno delle mura di un ospedale psichiatrico. Un senso profondo di malinconia accomuna la poetica delle due artiste lontane per epoca, contesto e linguaggio e pur inscindibilmente vicine nel tentativo di superare, attraverso la forza generatrice della creatività, le catene imposte dalla società, tanto metaforiche quanto reali. Alla follia – presunta – e alla possibilità di rigenerazione è infatti dedicato l’ultimo lavoro performativo di Rosy Rox Ad occhi aperti, il cui universo concettuale e iconografico si intreccia con quello di Ovartaci.

Da sempre il lavoro di Rosy Rox si concentra su tematiche legate all’identità femminile, a partire dal proprio vissuto racconta il suo mondo interiore, i suoi desideri, attraverso l’utilizzo del corpo che diventa oggetto di contemplazione estetica e di riflessione filosofica: un corpo sinergicamente immerso nello spazio, che emana energie secondo campi empatici, un dispositivo cognitivo, prima di tutto per se stessa, ma che deflagra in contatto con il pubblico.

Fragilità e resistenza sono i poli opposti e complementari entro cui si muove la pratica performativa di Rosy Rox che si inserisce in una lunga storia di tradizione femminista dalla body art alla performance partecipativa con un latente intento politico. In un percorso solitario quanto universale, l’artista grida al mondo i diritti delle donne che continuano a portare il peso della discriminazione o delle costrizioni politiche e sociali. Sempre in biblico tra l’eroico e l’eretico, tra la morte e la rinascita, la sacralità dello spirito e la profanità del corpo, il suo linguaggio si nutre di un immaginario realistico quanto onirico trasfigurando recondite paure, traumi, frustrazioni e rinascite in un teatro simbolico alla ricerca di un’emancipazione attraverso la libertà dell’arte.

La mostra di Rosy Rox Agile Fragile è presentata in occasione della 18 Giornata del Contemporaneo promossa da Amaci ed è accompagnata da un catalogo monografico edito da Arte’m con contributi critici di Adriana Rispoli, Stefania Zuliani Kathryn Weir, Angela Tecce e Eugenio Viola.